Lo Shinrin Yoku, dal Giappone una pratica per ritrovare il benessere psico-fisico e ristabilire un nuovo e più intimo contatto con la Natura.
Lo Shinrin Yoku insegna con pochi e semplici passi a ritrovare quel benessere perduto nella miriade di impegni, pensieri e problemi dello stile di vita moderno.
Quando è stata l’ultima volta che ti sei concesso un paio d’ore in Natura, in silenzio e godendo di ciò che ti circonda?
Questo implicherebbe rallentare, almeno durante quelle poche ore, i ritmi a cui siamo stati abituati a vivere.
Pensi mai che tornare alla Natura possa essere la giusta cura allo stress e all’ansia che la vita odierna comporta? O addirittura la prevenzione per disturbi e malattie ben più gravi?
La pratica dello Shinrin Yoku fa bene a grandi e piccini, adolescenti, single, genitori e figli ecologici, tutti ne trarranno beneficio, più un “side effect” molto apprezzato dal pianeta che scoprirai continuando a leggere questo articolo.
La vita sembra essere diventata più complicata con l’avanzare del progresso tecnologico, i social media, gli smartphone, il multitasking, e tutto sembra architettato per non permettere di fermarsi e ascoltarsi.
Se a questo si unisce anche il conseguente allontanamento dalla Natura, intesa come spazio incontaminato, lontano da macchine, smog, rumori e distrazioni, il quadro si fa ancora più complesso.
Continua a leggere per scoprire come nasce e come si pratica lo Shinrin Yoku, una terapia semplice ma profonda grazie alla Natura che… ci cura.
Cosa significa Shinrin Yoku e quando nasce?
Se non hai mai sentito il termine Shinrin Yoku il significato è questo: Shinrin significa “foresta” e yoku “bagno”, quindi la traduzione italiana Bagno di Foresta, o Bagno di Bosco è quanto mai esatta.
Solitamente dentro casa usiamo solo 2 sensi, vista e udito, mentre immersi nella Natura anche l’olfatto e il tatto vengono interessati attraverso la brezza che ci sfiora la pelle e il profumo dei fiori e degli alberi.
Detto così può sembrare banale, ma non è così facile entrare in connessione con la Natura se non si è stati abituati a farlo. Presi come siamo da mille distrazioni e pensieri abbiamo bisogno di precise tecniche ed esercizi da seguire per fare questa esperienza. L’olfatto, tra l’altro, risulta essere il senso più potente e atavico, per questo l’aromaterapia nel bosco ha risultati più profondi.
Lo Shinrin Yoku nasce nel 1982 in Giappone, una delle nazioni più verdi al mondo, la sua superficie è infatti ricoperta per due terzi da boschi con una grandissima varietà di alberi.
L’allora ministro dell’Agricoltura, delle foreste e della pesca Akiyama Tomohide, capì, attraverso alcuni studi, la correlazione tra benefici psico-fisici e connessione con la Natura e varò un programma nazionale di salute pubblica basato sullo Shinrin Yoku, investendo un milione e mezzo di dollari nel 2004 per la ricerca scientifica sui benefici sulla salute.
Dopo 40 anni in occidente (meglio tardi che mai) assistiamo al boom dei bagni di bosco, come si legge negli articoli di Ansa, La Repubblica e My-personal trainer, tra gli altri.
Cos’è il bagno di foresta?
Ti starai chiedendo: “Ma cosa si intende con bagno di foresta?”
Presto detto, così come ci si fa il bagno nel mare o nell’acqua di laghi e fiumi, significa immergersi totalmente nella Natura che ti circonda con tutti e 5 i sensi.
Non si tratta solo di stare a contatto con la Natura, bensì di connettersi ad essa per effettuare quella che Qing Li, l’immunologo della Nippon Medical School di Tokio, descrive come Forest Therapy (è infatti a capo della Forest Therapy Society).
Proprio l’immunologo parla di una nuova scienza medica volta a renderci più attivi, rilassati e sani, riducendo anche i rischi di sviluppare malattie come ulcera, cancro, ipertensione, obesità, malattie cardiache, disordini alimentari oltre a dipendenze e attacchi di panico.
La Medicina Forestale ha scientificamente provato, con studi effettuati su centinaia di persone, che il sistema immunitario beneficia del forest bathing, questo perché il contatto con la Natura è un’esigenza biologica imprescindibile per l’essere umano.
Si chiama Biofilia (dal greco “amore per la vita”) la teoria secondo cui il genere umano senta l’esigenza di mantenere un legame con la Natura proprio perché si è evoluto in essa.
Noi non veniamo dalle città o dal cemento, noi abbiamo creato città, case e cemento in cui viviamo, ma tutto questo comporta scompensi di carattere psico-fisico, chiamati anche Sindrome dell’edificio malato, come si legge sul sito del Ministero della Salute.
Ciò di cui siamo fatti ci chiama a gran voce per la nostra stessa salute: boschi, laghi, fiumi e montagne sono fatti della stesse sostanze che compongono le nostre ossa, i nostri organi, le nostre molecole.
Scorrono dentro le nostre cellule, risuonano in noi come una melodia ancestrale che ci chiede di tornare a casa per guarirci e proteggerla.
Come fare Forest Bathing?
Qual è stata l’ultima volta in cui hai messo a tacere la mente, senza cellulare, distrazioni o cose da fare?
Senza pensare al passato o al futuro, ma solo al momento presente?
Scopri come farlo attraverso il Forest bathing, godendo di tutti i suoi benefici!
Stare fermi e ascoltare i suoni della Natura aiuta a sintonizzarsi con l’ecosistema che ci avvolge e di cui facciamo parte.
Per farlo bisogna seguire dei passi precisi:
- Rallenta, concediti del tempo per lasciar andare i pensieri e ascoltare il silenzio che ti circonda
- Concentrati sul respiro, senti l’aria profumata e fresca che entra dalle narici e riempie i polmoni e poi, con l’espiro, l’aria calda che lascia il corpo, insieme ai pensieri
- Accogli i suoni che arrivano dall’esterno per silenziare quelli dentro di te
- Chiudi gli occhi per immergerti nell’ascolto consapevole, immobile, e comincerai ad entrare in connessione con la Natura
- Concediti di rimanere in questa esperienza da un minimo di due ore ad un massimo di quattro
…ed è a quel punto che la magia accade, che la natura si fa medicina e torniamo ad essere una sola cosa con il tutto.
Tra gli esercizi da fare nel bosco c’è anche l’earthing, ovvero il camminare scalzi sulla terra, sull’erba, sulle foglie secche.
Questo ci riconnette alla primaria fonte di energia: immagina la terra come un’enorme batteria e la nostra messa a terra, attraverso i piedi nudi, ci permette di ricaricarci di energia pura e gratuita!
Cosa innesca nell’organismo il bagno nella foresta?
Attraverso i nostri sensi, specialmente l’olfatto che viene interessato dall’aromaterapia in Natura, ciò che agisce sul nostro organismo sono i composti volatili prodotti dagli alberi, detti fitoncidi, sostanze chimiche di origine vegetale, diverse in base al tipo di pianta che li sprigiona e che aiutano il sistema immunitario a combattere virus e batteri attraverso le cosiddette “cellule killer naturali”.
Una passeggiata consapevole nel bosco si trasforma quindi in una vera e propria meditazione in movimento che unifica corpo e mente, riportandoci al magnifico momento presente, guarendoci e nutrendoci.
I Benefici sono innumerevoli:
- Migliora l’umore
- Riduce la pressione sanguigna
- Allevia lo stress
- Migliora la salute cardiovascolare e metabolica
- Simola concentrazione e memoria
- Mitiga la depressione
- Alza la soglia del dolore
- Infonde energia e vitalità
- Fa calare i livelli di zucchero nel sangue
- Accresce la produzione di proteine antitumorali
- Potenzia il sistema immunitario
- Aiuta a perdere peso
- Riduce l’insonnia
- Accorcia i tempi delle riabilitazioni
In Italia il ricercatore Francesco Meneguzzo e la responsabile nazionale del progetto di terapia forestale Federica Zabini, studiano la terapia forestale insieme con l’Istituto superiore di Sanità, il Ministero dell’Agricoltura, l’Università Sapienza di Roma, di Firenze e Padova, e al centro di fitoterapia dell’ospedale di Firenze per capire la statistica dei risultati clinici dell’immersione nei boschi guidata da psicoterapeuti e psicologi.
Dai loro studi si evince che: “I benefici arrivano attraverso i sensi: ascoltare i suoni di una foresta non contaminata da rumori artificiali induce rilassamento e riduce l’ansia, così come toccare materiali naturali quali legno, rocce e muschio.
La visione di strutture ripetitive, frattali, come quelle presenti negli alberi, ha dimostrato di ridurre ansia, depressione e stress e il più sottile e inconsapevole dei nostri sensi, l’olfatto, fa ancora di più: porta all’interno del nostro organismo monoterpeni e fitoncidi emessi dalle foglie delle piante e dal suolo forestale, molecole volatili che sono anche costituenti degli oli essenziali che si usano in aromaterapia e che hanno provati effetti sul benessere psicologico e fisiologico”.
Ad oggi è anche possibile misurare il benessere derivato da una sessione di Shinrin Yoku attraverso un questionario, il POMS (Profile of Mood States o profilo dell’umore) che trovi in uno dei libri che ti suggeriamo di leggere per approfondire l’argomento.
I migliori libri sullo Shinrin Yoku
Come scrive l’immunologo Qing Li: “Allo stato attuale parliamo di medicina preventiva, ma il passaggio a una medicina clinica e riabilitativa è imminente”, per questo dal 2019 la bibliografia clinica conta moltissimi testi sull’argomento Shinrin Yoku che, già dal 2009 in tutto il mondo, veniva affrontato in studi, documenti e libri.
Abbiamo stilato per te una selezione dei migliori libri sullo Shinrin Yoku per addentrarti ancor di più in questa pratica di benessere e riconnessione con la Natura.
Shinrin-yoku. Immergersi nei boschi: Il metodo giapponese per coltivare la felicità e vivere più a lungo
Qing Li, l’immunologo giapponese con esperienza trentennale nel settore e a capo della Forest Therapy Society, ci porta alla scoperta delle foreste giapponesi, dei loro alberi e dei loro aromi sottolineando come la connessione tra alberi e salute umana sia molto più stretta di quel che pensiamo.
Ci descrive il processo che, da un’intuizione, ha portato ad una vera e propria scienza, la Medicina Forestale. Tra esercizi, nozioni e consigli, l’autore ci insegna anche come portare la foresta in casa per avere sempre accesso ai benefici del bagno di foresta.
In questo libro troverai il questionario POMS con i punteggi da assegnare a diverse sfumature di umori prima e dopo la pratica, per misurare gli effetti dello Shinrin Yoku.
Shinrin Yoku – l’immersione nei boschi: Il rituale giapponese per liberarsi dall’ansia e dallo stress
Una guida su come ritrovare gioia, pace e armonia connettendosi con la Natura che è in noi, immersi nella Natura che ci circonda, con esercizi pratici.
L’autrice Selene Calloni Williams, insieme a Noburu Okuda Do, esperto di medicina dell’ambiente e specializzato nei rapporti uomo-natura, ci porta in un’esperienza di conoscenza del mondo attraverso la saggezza della Natura, riscoprendo la nostra appartenenza al cosmo, spogliati da ogni supremazia su altre specie viventi ed in armonia con esse.
- Calloni Williams, Selene (Autore)
Shinrin Yoku: Ritrovare il benessere con l’arte giapponese del bagno nella foresta
Entrare in relazione con la Natura per ritrovare equilibrio e serenità è possibile con la pratica giapponese dello Shinrin Yoku, come ci dice l’autrice Annette Lavrijsen, esperta in salute, psicologia e Natura.
Consigli e nozioni avvolti da un’atmosfera che dona magia e serenità e ci rende capaci di cogliere le infinite sfumature presenti in Natura, una Natura pronta ad accoglierci e guarirci se noi sapremo preservarla.
- Lavrijsen, Annette (Autore)
Dove fare Forest Bathing in Italia?
Ma dove fare esperienza di Shinrin Yoku in Italia? Non avremo tante foreste come il Giappone, ma i nostri boschi sono comunque un’ambiente perfetto per praticare il bagno di foresta!
Ecco una lista in cui trovare dei percorsi dove praticare il bagno di bosco:
- Parco del Respiro, TRENTINO
- Oasi Zegna, PIEMONTE
- Parco Nazionale Foreste Casentinesi, tra ROMAGNA E TOSCANA
- Parco della Maremma, TOSCANA
- Riserva Mab, MOLISE
- Wood Walks, Parco Nazionale d’ABRUZZO
- Parco Nazionale del Circeo, LAZIO
- Riserva Naturale Orientata del Bosco di Malabotta, SICILIA
- Riserva Naturale I Giganti della Sila, CALABRIA
Per gli eco-logici che abitano nelle altre regioni, non disperate! Si può praticare lo Shinrin Yoku anche nei parchi delle vostre città, in gruppo o individualmente!
E anche in città, come ci ricorda Miles Richardson, professore di Human Factors and Nature Connectedness della Scuola di Psicologia all’università di Derby: in città possiamo guardare il cielo, le nuvole, le stelle o l’alba, gli alberi, ascoltare il canto degli uccelli e annusare i fiori.
Tutto questo dà più valore e significato alla vita quotidiana, come un ritorno a casa attraverso l’esperienza emotiva nella bellezza della Natura.
Conclusione
Eccoci alla fine di questo articolo sulla pratica terapeutica dello Shinrin Yoku, una pratica che si può riassumere in tre punti:
- Riconnessione con la Natura attraverso i sensi
- Ritrovamento di un equilibrio fisico e mentale
- Rispetto per la Natura che ci cura
Come altre pratiche e stili di vita, tutto riconduce al senso di gratitudine e rispetto per la nostra Madre Terra che ci accoglie, ci nutre e ci cura.
Connettersi volontariamente con la Natura produce un impegno spontaneo in attività che la preservino. Come afferma il professore Miles Richardson:
“La connessione con la Natura rappresenta forse il più forte predittore del comportamento ecologico”, per questo è così importante praticare questa esperienza fin da bambini, per crescere adulti più consapevoli e rispettosi dell’ambiente, un “side-effect” davvero importante, non trovi anche tu?
Speriamo che dopo la lettura di questo articolo ti unirai alle migliaia di persone che praticano l’immersione consapevole in Natura per ritrovare serenità, gioia e connessione con il tutto di cui fai parte!
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