Mascherine riutilizzabili ed ecologiche: ecco come essere sostenibili nonostante l’emergenza mondiale covid-19.
L’utilizzo di mascherine protettive, specialmente quando non è possibile mantenere la distanza, è ormai obbligatorio.
Ma anche smaltirle in modo corretto lo è, anche per l’alto fattore di infettività e inquinamento.
E allora perché il fenomeno dell’inquinamento da mascherine usa e getta è già diventato il nuovo attacco all’ambiente nell’era del Covid-19?
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Cosa sono e come si usano le mascherine riutilizzabili e non
Molte tipologie di mascherine sono dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e il loro utilizzo segue le indicazioni diffuse e costantemente aggiornate dall’ OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, come spiegato in questo articolo della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche FNOPI.
Le mascherine vanno utilizzate coprendo naso e bocca così da fornire una barriera per i droplet, le goccioline potenzialmente infettive.
Ma questo non significa che dobbiamo dimenticarci dell’ambiente in questa nuova era in cui la pratica di portare la mascherina si è diffusa a livello globale.
Mascherine e distanza di sicurezza
Sappiamo già quali sono le buone pratiche nell’era del coronavirus, tra cui lavarsi accuratamente le mani con acqua corrente e sapone.
Anche l’OMS sostiene che l’utilizzo di guanti usa e getta non sia necessario se abbiamo la possibilità di lavare le mani, oppure se abbiamo gel igienizzante con un’alta percentuale di alcol.
Lo studio di un ricercatore italiano ha calcolato che la distanza di sicurezza si mantiene più facilmente se il soggetto che abbiamo davanti porta la mascherina.
Vedere la mascherina indossata ci ricorda infatti che è giusto proteggerci e quindi inconsapevolmente manteniamo una distanza maggiore.
Nel caso in cui la mascherina non c’è, essendo portati naturalmente alla socialità, dimentichiamo di tenerci a distanza di sicurezza.
Possiamo quindi dire che la mascherina è un dispositivo antisociale, in qualche modo, perché facilita il social distancing raccomandato.
Questo è un bene ma al contempo, per rispettare davvero noi stessi, chi ci sta intorno e l’ambiente, le mascherine chirurgiche usa e getta abbiamo già visto che non sempre sono la soluzione migliore.
Dopo l’Età della Plastica quella delle Mascherine
Le immagini che già da mesi girano sui media mostrano l’inquinamento causato dalle mascherine disperse nell’ambiente.
Questo pone nuovamente l’accento sulla pericolosità del dispositivo igienico-sanitario usa e getta, così come per qualsiasi prodotto monouso.
Il rischio è che questa fase storica possa tristemente essere ricordata come l’Età delle Mascherine, rimanendo nell’ambiente come rifiuti fossili dal fascino tutt’altro che naturalistico!
Facciamo qui riferimento all’articolo di FOCUS che ci ricorda come la nostra era sia già stata definita l’Età della Plastica, in contrapposizione all’Età del Bronzo o del Ferro.
I geologi da tempo parlano di una nuova era geologica, l’Antropocene, contraddistinta da grandi trasformazioni ambientali causate dall’uomo.
E quella delle mascherine potrebbe essere la successiva.
Mascherine e inquinamento
Come possiamo leggere dall’articolo de La Repubblica la protezione civile ha stimato che dal 1° marzo ad oggi, in Italia sono state distribuite 182.763.620 mascherine.
Inoltre da un calcolo del Politecnico di Torino nella Fase 2 serviranno 1 miliardo di mascherine.
Le mascherine chirurgiche sono le più usate e sono realizzate con materiali sintetici non biodegradabili.
Quindi, oltre ad inquinare, sono un potenziale rischio sanitario e biologico.
Se anche solo l’1% delle mascherine non venisse smaltito correttamente, 10 milioni di mascherine al mese andrebbero disperse nell’ambiente, diventando veicolo di contagio e un rifiuto perenne.
Per questo è importante tagliare sempre gli elastici delle mascherine una volta finito il loro utilizzo e prima di gettarle nell’indifferenziata, chiudendo bene la busta.
In questo modo nessun animale resterà accidentalmente imprigionato rischiando di soffocare o rimanere paralizzato.
Finendo negli oceani, oltre a causare la morte delle creature marine, si depositerebbero tra i sedimenti dei fondali, alterandone la composizione insieme alle microplastiche presenti.
Come smaltire le mascherine monouso
Lo smaltimento raccomandato è nella raccolta indifferenziata.
Le mascherine, così come i guanti, vanno messi all’interno di un sacchetto resistente accuratamente chiuso, che a sua volta va inserito in un altro sacchetto o addirittura altri due (modalità matrioska insomma).
Le mascherine quindi risultano altamente inquinanti anche se smaltite nella maniera corretta.
E quindi andiamo dritto al sodo, andando a parlare della soluzione alla portata di tutti, per proteggere noi, la collettività e allo stesso tempo, il nostro prezioso pianeta!
Mascherine riutilizzabili: accessori ancora utili
A seguito dei DPCM che si sono susseguiti dall’inizio della pandemia ad oggi, abbiamo visto il diffondersi delle cosiddette mascherine di comunità.
La progettazione di mascherine riutilizzabili ha contribuito a salvare aziende sull’orlo del fallimento, fornendo alla comunità ciò che necessitava, nel rispetto della natura e con qualche vezzo in più.
Le mascherine riutilizzabili lavabili, oltre ad essere più sostenibili di quelle monouso, hanno dato il via a una corsa alla personalizzazione!
Da donna, da uomo, da bambino e bambina, colorate, monocrome, a fantasia, con le espressioni, con la bandiera italiana o col proprio nome che aiuta a riconoscere subito chi la indossa!
Insomma ce n’è per tutti i gusti, purché le mascherine riutilizzabili antivirus forniscano un’adeguata barriera protettiva, garantendo confort e una forma che permetta di coprire dal mento al di sopra del naso.
Proprio per la sempre maggiore offerta, abbiamo provato a stilare una classifica delle migliori mascherine sostenibili in commercio.
Mascherine riutilizzabili Amazon
Se si prova a fare la ricerca “mascherine riutilizzabili” su Amazon, compariranno ben 60.000 risultati!
Mica facile quindi andare alla ricerca di una mascherina lavabile, protettiva e affidabile!
Ecco perché ci abbiamo pensato noi per voi, andando alla ricerca delle 2 migliori mascherine riutilizzabili e lavabili, sull’ecommerce più importante al mondo!
Mascherina riutilizzabili FFP2 Made in Italy Unica
Una mascherina FFP2 innovativa, riutilizzabile, ecologica e Made in Italy!
La mascherina UNICA, realizzata al 100% in Italia, è formata da 5 strati ed è lavabile e certificata sia come DPI che per USO MEDICO dall’ente italiano ITEC ed è conforme alla normativa EN:149:2009 anche dopo 50 lavaggi.
Le mascherine riutilizzabili UNICA hanno un’efficienza filtrante batterica superiore al 99% e grazie alla loro tecnologia TEX-NANOTECH, gli strati, sia interni che esterni, riescono a respingere i particolati e i microrganismi e a rigenerarsi completamente anche dopo svariati lavaggi.
La mascherina UNICA è stata studiata per essere comoda ed ecosostenibile. Inoltre presenta elastici auricolari regolabili, doppia clip nasale, taglio sartoriale, cuciture finissime e tessuto di pregio.
Per il lavaggio meglio procedere con detersivi ecologici a mano in acqua calda (max 40°) utilizzando detersivi ecologici. Si consiglia inoltre di non strizzare per evitare di danneggiare la clip nasale. Asciuga rapidamente.
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Mascherine riutilizzabili ultra leggere RelaxSan
Il primo posto va a questa mascherina riutilizzabile in grado di garantire una barriera isolante e traspirante, calda nei mesi invernali e fresca nei mesi estivi.
Ideale per restare a contatto continuo con la pelle per ore.
Grazie al tassello igienico interno in filato d’argento X-Static inibisce la crescita di batteri e funghi che causano odori sugli indumenti.
100% Made in Italy, 100% stile e qualità!
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Mascherine riutilizzabili lavabile Weddingstar
Con oltre 1400 valutazioni positive e un prezzo davvero contenuto, questa mascherina riutilizzabile è una delle più amate e acquistate su Amazon.
Disponibile in più di 30 colori e fantasie diverse è realizzata in cotone e rayon ed è lavabile a mano in acqua fredda.
Grazie alle sue cinghie auricolari regolabili è possibile adattarla al proprio viso.
Dispone inoltre di una fascia nasale in filo flessibile per una migliore vestibilità e per prevenire l’appannamento quando si indossano gli occhiali.
Per una maggiore protezione è possibile inserire nell’apposita tasca i filtri in carbonio, venduti a parte, disponibili a questo link.
- Maschera: 6,75 "(L) x 5,25" (H), Cinghie per le orecchie: 3,55 ". Solo maschera per il viso.
- 5 strati di protezione superiore contro allergeni, particelle e agenti inquinanti. Inserto manica per l'uso del filtro PM2,5 monouso (venduto...
- Cinghie auricolari regolabili per massimizzare il comfort. Fascia nasale in filo flessibile per una migliore vestibilità e previene anche...
- 4,75 pollici (lunghezza) x 3,15 pollici (larghezza)
- Strati esterni: tessuto non tessuto, strato interno: carbone attivo
- La confezione include 20 filtri usa e getta
Custodia Mascherina in silicone
Per garantire il l’efficacia della mascherina è fondamentale indossarla e rimuoverla toccando solo gli elastici, con le mani rigorosamente pulite.
Ancora più importante è riporla lontano da altri oggetti, per esempio in borsa insieme a chiavi, portafogli e smartphone.
Per conservarla al meglio quando non la utilizziamo, vi raccomandiamo di utilizzare una custodia porta mascherine.
Vi consigliamo in particolare questo kit di 4 pezzi in silicone, materiale più ecologico della plastica, che fornisce anche degli estensori per elastici, utili per regolare al meglio le mascherine!
- ✔[PACCO CONVENIENTE]: La confezione contiene 8 pezzi. 4PZ di Mask case 13x13x1,3cm, e 4PZ Fascette per mascherina.
- ✔[SICUREZZA E PROTEZIONE]: la custodia può contenere più mascherine chirurgiche e proteggerle da contatto con polvere .
- ✔[PREMIUM COMFORT]: Niente più dolori alle orecchie, i ganci Narsam per elastici mascherine permettono di evitare fastidi dovuti all'utilizzo di...
Conclusioni
Questa era la nostra selezione di mascherine riutilizzabili che aiutano sia chi le indossa sia l’ambiente.
Adesso tocca a te scegliere quella che più fa al caso tuo per continuare ad essere eco-logico anche durante l’emergenza Covid-19 e investire sul Made in Italy di qualità, innovativo e sostenibile.
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